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ITALICUM, come viene chiamata la nuova legge elettorale, perde pezzi importanti come le quote rosa e soprattutto le preferenze ma alla fine viene approvata dall’aula di Montecitorio.
Questa mattina (12 marzo), tuttavia, si terrà nonostante Pd e Forza Italia abbiano fatto di tutto per chiudere, il voto finale.
No alle preferenze. Nonostante fossero state un cavallo di battaglia nel programma di Renzi durante le primarie del PD, il patto tra il neo premier e Berlusconi non prevede le preferenze ma le liste bloccate con collegi plurinominali.
La Camera ha bocciato l’emendamento che mirava ad introdurre le preferenze per soli 35 voti.
I sì favorevoli alla norma sulle preferenze, primo firmatario La Russa, sono stati 264 contro i 299 no. Il Pd si è spaccato: Boccia ha infatti sottoscritto l’emendamento che prevede la doppia preferenza di genere.
Niente quote rosa. La Camera ha respinto l’emendamento che introduceva ufficialmente la doppia preferenza di genere, presentato da Gitti.
I deputati favorevoli sono stati 277, i contrari addirittura 297, mentre uno si è astenuto. Si tratta di uno scarto di una ventina di voti, particolarmente consistente anche in vista del passaggio al Senato della legge.
