Vibrante colpo di scena nell’inchiesta in corso sui rimborsi pazzi del consiglio provinciale di Bolzano.
A darne notizia in anteprima il Corriere dell’Alto Adige che svela l’esistenza tra le spese per le quali è stato chiesto il rimborso attraverso i fondi pubblici dai Freiheitlichen uno scontrino di 64,92 euro per l’acquisto di un vibratore e di altri due oggetti ad uso erotico.
In attesa di conoscere quale dei sei consiglieri del gruppo abbia effettuato l’acquisto, i Freiheitlichen avranno non poche difficoltà a giustificare l’accaduto al proprio elettorato che pochi mesi prima con il 17,9 % dei voti lo aveva fatto diventare la principale forza d’opposizione nel parlamentino della provincia autonoma di Bolzano.
In un primo momento, la consigliera Ulli Mair – attraverso una dichiarazione sul sito Goinfo – aveva detto: “Abbiamo comprato quel materiale per fare uno scherzo di compleanno ad un collega”. Poche ore dopo, tuttavia, arriva la smentita del partito che afferma: “Le notizie non corrispondono ai fatti”.
Chissà forse devono aver letto bene il loro manifesto che recita “No agli immigrati clandestini, no alle moschee, no ai parassiti sociali”.