Nuovo aumento accise benzina dal 1 marzo

Nei prossimi giorni i prezzi della benzina registreranno un ulteriore rincaro, che si aggirerà attorno a 0,5 centesimi per litro, in particolare a pesare sarà l’aumento dell’accisa, +0.3 centesimi (Iva inclusa).

Intanto la Cgia di Mestre denuncia che nel nostro Paese, abbiamo il livello di tassazione più alto d’Europa per quanto riguarda la benzina. Da oggi, a fronte di un costo medio alla pompa di 1,721 euro per litro, pagheremo ben 1,041 euro di accise e Iva. Si tratta di un rincaro superiore al 60% rispetto al prezzo alla pompa.

Nessuno in Europa ha una tassazione così elevata sui carburanti, con una media che si ferma al 46,3%, quindi ben 14,2 punti sotto al dato italiano.

Franco Ferrari Aggradi, presidente di Assopetroli Assoenergia, intervistato da Sky Tg24 ha spiegato come il peso del fisco non renda solo il pieno più costoso, ma abbia conseguenze ben più gravi.

Ad ogni aumento delle accise di 4 centesimi si perdono circa 35.000 posti di lavoro e si ha una ricaduta negativa sul Pil pari allo -0,1%.

Se invece ci si muovesse nella direzione opposta, riducendo le accise di 4 centesimi/litro, si potrebbe innescare un circolo virtuoso che creerebbe ben 70.000 posti di lavoro e un aumento del Pil.