L’aggressore del tassista morto martedì scorso a Milano dopo due giorni di coma, è stato rimandato a casa dal carcere, sconterà la condanna ai domiciliari.
Lo ha deciso il gip di Milano che ha derubricato il reato contestatogli da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale, riconoscendogli anche l’attenuante della provocazione.
Il tassista infatti dopo aver quasi investito l’uomo, e la sua compagna in cinta all’ottavo mese, mentre i due attraversavano sulle strisce pedonali, si sarebbe comportato in modo minaccioso.
Intanto la moglie dell’aggressore, ha partorito in anticipo, probabilmente per lo stress causato dall’accaduto.
Tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima verrà eseguita l’autopsia sul tassista.