Continuano le indagini sull’omicidio di Carmela Melania Rea, la donna ritrovata morta lo scorso 20 Aprile nel bosco delle Casermette di Ripe di Civitella. Attualemnte il maggiore indiziato e sospettato nell’omicidio è Salvatore Parolisi, marito della vittima, il quale però continua a proclamarsi innocente. Gli inquirenti ora stanno analizzando centinaia di messaggi, inviati tramite Facebook, tra Salvatore e la sua ex amante che testimoniano promesse d’amore.
Messaggi, come spiega il quotidiano di Teramo il “Centro”, “pieni di dichiarazioni d’amore eterno, di promesse (di rivedersi presto, ma anche di una vita da trascorrere insieme) e di passione”, con frasi “impegnative, inequivocabili”. Sta di fatto però che quelle conversazioni tra Salvatore e l’amante dimostrino come il caporalmaggiore abbia ripetutamente mentito, descrivendo la sua relazione extra coniugale come qualcosa d’irrelevante. Ora è l’avvocato della famiglia Rea a parlare Mauro Gionni, dopo le dichiarazioni del padre della vittima, il quale ha definito Salvatore “l’uomo nero”, che ha detto: “E’ il complesso degli elementi raccolti fino ad ora dagli inquirenti che fa andare tutti verso un’unica direzione, e non in altre.
E poi non c’è alcuna persona che abbia confermato il racconto del militare, in relazione alla presenza sua e di Melania sul San Marco in quel pomeriggio del 18 aprile. Naturalmente sarà l’incrocio dei dati e degli elementi raccolti fino ad ora, con i risultati degli esami autoptici e quello dei tabulati telefonici, a fornire un quadro più chiaro di quanto accaduto”.