La Tasi, la nuova tassa sugli immobili, che con la Tari creerà la Trise, ovvero l’imposta sui rifiuti e i servizi essenziali, torna a far discutere. Il problema chiave è l’applicazione delle aliquote, visto e considerato che ancora nessuno a capito come bisognerà procedere e quindi quanto costerà alle tasche degli italiani questa tassa.
Il Governo Letta non ha fatto in tempo a prendere una decisione, quindi la palla passa al nuovo esecutivo capitanato da Matteo Renzi. Le ipotesi al riguardo si sono sprecate, con quella presentata dal Governo Letta, che trovava l’appoggio anche dei Comuni, che prevedeva l’aumento al 3,5 per mille dell’aliquota sulla prima casa, e dell’11,6 per mille per quella relativa alla seconda abitazione.
Contestualmente i Comuni avrebbero aumentato le detrazioni, così da poter esentare dal pagare la tassa sulla prima casa, coloro che già prima non pagavano. Insieme all’aumento dell’aliquota, poi, dovrebbe verificarsi anche la riforma del catasto, che porterebbe all’aumento della Tasi di circa il 30%.