Scuola: tra date confusionarie, spunta quella definitiva di settembre

La scuola torna a far discutere, anche perché dopo diversi mesi svolti praticamente online, con la cosiddetta “DAD”, la cui sigla sta per “Didattica a Distanza”, ora gli studenti vogliono almeno avere una certezza sulla data di inizio. Inizialmente si diceva che gli studenti sarebbero dovuti tornare in classe già da fine estate, per recuperare. Il recupero in effetti ci sarà, ma dal 1 settembre.

Scuola: è uscita la data ufficiale di inizio

Il settore scuole continua a creare polemiche, anche perché per mesi c’è stata molta confusione. La ministra Azzolina però ha indicato ufficiale le date di inizio. Si deve parlare al plurale perché le scuole apriranno già dal 1 settembre, ma tale data è valida solo per tutti quegli studenti che dovranno recuperare delle materie. Per quanto riguarda invece il giorno ufficiale di inizio, si parla del 14 settembre.

Dopo mesi in cui si era detto che molti alunni sarebbero dovuti recarsi in aula ad autunno, alternando però le lezioni anche alla DAD, ora finalmente sembra esserci certezza. Ovviamente tutte queste decisioni potranno essere applicate solo se la curva dei contagi continuerà ad essere stabile e sotto controllo.

La maturità

Merita un paragrafo a sé l’argomento maturità, per il quale la ministra ha stabilito che gli studenti dovranno tornare in aula, svolgendo però solo l’orale, e non una prova scritta. Ovviamente si dovranno sempre rispettare le distanze di sicurezza e servirsi anche della mascherina. Oltre a questo, proprio oggi, 15 giugno 2020, si è tenuta la “plenaria”, cioè una riunione tra i membri esterni della commissione e due interni, ad organizzare la seduta di esame. A quanto pare, quest’ultima dovrebbe iniziare il 17 giugno per tutti gli istituti, anche se i professori dovranno provvedere al sorteggio della lettera, ovvero la scelta dei turni d’esame dipenderà dal loro cognome, che sarà sorteggiato.  Certamente, c’è ancora molta confusione in merito, e i maturandi di quest’anno stanno vivendo un’esperienza singolare, che avrebbero ovviamente preferito vivere con meno incertezze e più concretezza.