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Mulholland Drive – Recensione

Mulholland Drive – Recensione

Nel novembre del 2001 (ottobre negli Stati Uniti) usciva nelle sale cinematografiche italiane il film Mulholland Drive, con Naomi Watts e Laura Harring, diretto da David Lynch.

A Mulholland Drive, una famosa strada di Los Angeles, vicino Beverly Hills, il quartiere delle star, una modella trova una donna ferita da un incidente stradale e con una strana amnesia. La donna porta la malcapitata in casa e cerca di darle delle cure. Lì troveranno una serie di sorprese che le sconvolgeranno molto. Finale a sorpresa.

Il film è prodotto da Canal + e diretto dal regista americano David Lynch. La pellicola è stata girata a Mulholland Drive, la famosa strada delle star di Los Angeles e in diversi luoghi nei dintorni.

Il tema del film è la tensione proveniente dal fatto che la giovane modella Betty (Naomi Watts) trova una donna che non conosce, la porta a casa sua e scopra altre verità che la scioccano. Una di queste è l’esistenza di un suo alter ego: Diane. Il mistero e il fascino del film sono divenuti famosi all’epoca dell’uscita della pellicola, dando all’attrice e modella australiana Naomi Watts una popolarità imprevista e repentina.

Il film è stato presentato ala 54ma edizione dl Festival di Cannes, dove ha vinto il premio per la miglior regia. Il significato del film non è stato molto compreso dalla critica. Lo stesso David Lynch non ha mai voluto spiegarlo, lasciando sempre al pubblico libertà di interpretazione. Nella versione in DVD ci sono degli indizi in più per cercare di capire la storia narrata nel film. Il mistero che ha per anni avvolto la trama del film non è mai stato rivelato al pubblico e questo ha dato ancora più popolarità alla pellicola. Negli ultimi dieci anni Mulholland Drive è divenuto un film cult della nostra generazione. Da non perdere per chi ama la suspence.

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