Un ragazzo 19enne ieri ha seminato il panico a Londra. E’ stato oggi dimesso dall’ospedale in cui si trovava e affidato in custodia alla polizia. L’accusa per il ragazzo è omicidio. Il giovane ha attaccato sei persone a Russell Square, uccidendone una.
Una fonte di Scotland Yard ha annunciato che la polizia inglese concentrerà le sue indagini e le accuse sulla salute mentale dell’individuo. Si cerca anche il movente dell’attacco.
E’ morta una donna e altre cinque sono rimaste ferite a Russell Square a Londra ieri sera. L’autore del delitto è un ragazzo di 19 anni che poi è stato preso in custodia dalla polizia. L’accusa per lui è di omicidio e si segue la pista della salute mentale del ragazzo.
Il vice capo della polizia di Londra, Mark Rowley, ha annunciato ai giornalisti che la causa dell’attacco sarebbe la scarsa salute mentale del giovane. Poco probabile il movente terroristico, anche se comunque non lo si esclude.
Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha esortato gli abitanti della città a restare vigili e calmi, perchè la polizia sta facendo un lavoro abbastanza difficile e ha bisogno di collaborazione.
La donna morta aveva 60 anni. Gli altri feriti sono una donna e quattro uomini. La polizia è arrivata sul posto in pochi minuti e la donna che ora è morta era stata portata in ospedale per le prime cure che però sono risultate inutili.
Intorno alle 22.40 il ragazzo 19enne ha cominciato ad insultare e minacciare i passanti con un coltello. E’ stato poi immobilizzato con un laser dalla polizia e condotto in ospedale per essere curato per poi essere, una volta guarito, accompagnato in carcere sotto custodia della polizia di Scotland Yard.
L’aggressione è avvenuta nei ressi del British Museum, laddove ci fu già un attentato il 7 luglio del 2005 in cui morirono 52 persone, contemporaneamente ad altri attentati avvenuti con delle bombe esplose su tre treni della metropolitana e su un autobus lo stesso giorno.