Lo scrittore e musicista Lorenzo Amurri è morto oggi a Roma. Aveva 45 anni. I fratelli Franco, Valentina, e Roberta hanno diffuso la notizia della scomparsa. Figlio di Antonio Amurri, scrittore e paroliere, Lorenzo era quindi figlio d’arte. La camera ardente sarà aperta al pubblico domani dalle ore 10,00 alle 13,30.
Lorenzo Amurri era tetraplegico dall’età di 26 anni. Al Terminillo nel 1997 subì un incidente sciistico scontrandosi contro un pilone di seggiovia e rimase paralizzato dal collo in giù. Durante la sua riabilitazione scrisse due romanzi: Apnea (2013), con il quale arrivò finalista al premio Strega e vinse un premio dell’Unione Europea per la letteratura e Perchè non lo portate a Lourdes (2015).
Nacque a Roma il 1 gennaio del 1971. Dapprima ha collaborato, in veste di chitarrista rock, con artisti come Tiromancino, Lola Ponce e Franco Califano. Si dedicò poi alla scrittura creando un blog (tetrahi.blogspot.com) e cominciando a scrivere il libro Amore caro. Nel libro Apnea Amurri raccontò la sua tragica esperienza avvenuta al momento dell’incidente del 1997 sulla neve, dallo shock dell’incidente alla riabilitazione a Zurigo.
In Perchè non lo portate a Lourdes lo scrittore raccontò del suo viaggio al santuario in Francia, avvenuto negli stessi giorni in cui ricevette la candidatura al premio Strega. L’attore comico Corrado Guzzanti, che fu fidanzato con una sorella di Amurri, si ispirò a lui per il personaggio dello studente Lorenzo.
Nei suoi libri come nella sua musica Lorenzo Amurri ha inserito la sua grande fede, pur riconoscendo di essere un “fedele pronto ad accettare la sua caduta dalla fede, in quanto non perfetto”. Sempre molto poetico e raffinato ma semplice nello stile, Amurri ha affrontato nelle sue opere la tragicità della vita, ma senza mai cadere nel vittimismo, accettando la sua situazione fisica e la sua imperfezione dal punto di vista religioso, come spesso affermava nelle sue opere. Ci lascia davvero un grande artista.