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Earth Overshoot Day, come ci stiamo divorando la Terra

Earth Overshoot Day, come ci stiamo divorando la Terra

Oggi è l’Earth Overshoot Day, il giorno del sovrasfruttamento della Terra: il genere umano ha già consumato tutte le risorse disponibili per il 2015.

Le risorse naturali a nostra disposizione – frutta e verdura, carne e pesce, acqua e legno – che consumiamo e a volte sprechiamo ogni giorno hanno superato il limite di tolleranza. Significa che da oggi – da adesso – stiamo depredando il Pianeta, e che stiamo immettendo nell’atmosfera una quantità di anidride carbonica che non può essere assorbita.

Stando così le cose, secondo il Global Footprint Network, per soddisfare l’attuale domanda di risorse per soddisfare le nostre esigenze – o spesso i nostri sprechi – servirebbero 1,6 Terre. Quasi il doppio del nostro Pianeta.

I dati elaborati dal GFN si basano sul rapporto fra l’impronta ecologica dell’uomo e la biocapacità: il primo fattore riguarda le risorse che l’uomo abitualmente consuma; il secondo le risorse naturali che il mondo può offrire.

Negli anni però, questo è l’allarme, questo rapporto è andato sempre più sproporzionandosi: vuol dire che l’impronta ecologica di tutta la popolazione mondiale continua a premere sull’acceleratore e ad assottigliare sempre di più la quantità di risorse disponibili.

L’ultimo anno in cui il rapporto tra consumo dell’uomo e risorse planetarie è stato bilanciato è stato il 1970. Da allora si è andati sempre più indietro, con un’impennata pazzesca a partire dagli anni Duemila: appena 15 anni fa l’Overshoot Day cadeva agli inizi d’ottobre; l’anno scorso invece l’inquietante ricorrenza/scadenza è arrivata il 19 agosto.

Sembrerebbe una data esclusivamente simbolica, quella di oggi, eppure le conseguenze più evidenti di questo sforamento ecologico a detta degli esperti stanno diventando ben più pericolose rispetto a qualche anno fa: deforestazione, siccità e scarsità di acqua dolce, erosione del suolo, perdita di biodiversità ed infine aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera.

Il riassorbimento delle emissioni di carbonio costituisce più della metà della nostra “domanda alla natura”. Se le emissioni di CO2 proseguiranno al ritmo attuale, sottolineano i ricercatori, nel 2030 per soddisfare il fabbisogno dell’umanità serviranno due Terre, mentre se le emissioni globali fossero ridotte del 30% avremmo bisogno di una Terra e mezza.

Si è ancora in tempo per invertire la tendenza, ma bisogna cambiare, e in fretta, il proprio stile di vita e quello di chi c’è intorno per cominciare a ottenere effetti concreti.

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