Si sapeva che la lotta sarebbe stata dura e sarebbe cominciata già da quest’estate. Da oggi, dopo la pubblicazione in GU, si può firmare per il referendum abrogativo DDL Scuola.
La richiesta per questo referendum popolare è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale numero 165 dopo che il Comitato Nazionale Leadership alla Scuola ne ha depositato richiesta presso la Corte di Cassazione. Si ricorda che da dettato costituzionale i referendum indetti hanno valore eminentemente abrogativo.
I moduli per la raccolta firme sono giunti ieri presso gli uffici comunali d’Italia e già da stamattina è cominciata la ricezione dei richiedenti per l’apposizione delle firme, dopo che negli scorsi mesi e settimane si erano rincorsi petizioni online e appelli per continuare la lotta contro quella che tutto il mondo scolastico ha ribattezzato come “La Buona Sòla”.
Da stamane quindi tutti i cittadini italiani maggiorenni potranno recarsi presso il proprio Comune di residenza e firmare per l’abrogazione totale, si legge nel comunicato del Comitato della «nefasta legge 107 di Renzi sulla scuola».
Il quesito referendario è piuttosto chiaro e dice: «Volete voi che sia abrogata la legge del 13/7/2015 n. 107?»
È importante, fanno sapere dal Comitato e dal resto del mondo docente e studentesco italiano, raccogliere ovviamente le 500 mila firme necessarie per l’indizione del referendum. L’appello è rivolto ai sindacati della scuola, le forze politiche, le associazioni studentesche, i genitori, i ‘non votanti’.
L’obiettivo del comitato è di raccogliere mezzo milione di firme e raggiungere poi il quorum anche a maggio 2016 quando «probabilmente gli italiani saranno chiamati a votare per l’abolizione del Senato e per la riforma elettorale».
Continua il comitato: «iniziare l’anno scolastico in concomitanza con l’impegno di tutto il mondo della scuola nella raccolta firme per il referendum senz’altro attenuerà gli effetti nefasti della riforma, condizionerà, renderà incerta e quindi rallenterà l’azione del governo nell’attuazione delle ‘deleghe in bianco’ e farà sentire al Governo e ai dirigenti scolastici il nostro “fiato sul collo”. Questa legge, in attesa di un lontano referendum, potrebbe lasciare cicatrici indelebili nella nostra scuola».
Per questo motivo è importante che la gente sia informata della proposta, anche grazie al passaparola sui social network (visto che televisioni e stampa non ne parlano). Il termine ultimo per la raccolta delle firme è il 25 settembre 2015.