Nello scorso mese di giugno l’indice delle retribuzioni orarie è salito dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente e dell’1,1 per cento su giugno 2014. È quanto reso noto dall’Istat.
Nel primo semestre dell’anno la retribuzione oraria media è aumentata dell’1,1 per cento rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Per quanto riguarda i singoli settori, le retribuzioni contrattuali orarie hanno registrato una crescita tendenziale dell’1,5 per cento per i dipendenti del comparto privato e invece nulla per quelli della Pubblica amministrazione.
Al 30 giugno i contratti collettivi nazionali di lavoro riguardano per il 59,7 per cento gli occupati dipendenti. I contratti in attesa di rinnovo risultano essere in tutto 37, di cui 15 del comparto del pubblico impiego, interessando nel complesso 5,2 milioni di dipendenti. L’ammontare di dipendenti in attesa di rinnovo risulta essere complessivamente pari al 40,3 per cento, praticamente invariato rispetto al mese di maggio 2015. Per quanto riguarda i mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto, risultano in media 52,2, in crescita rispetto allo stesso mese dello scorso anno, quando erano pari a 30,3.
I comparti che hanno beneficiato principalmente degli aumenti della retribuzione sono l’agricoltura, con un incremento del 3.9 per cento, energia e petroli, estrazioni minerali, plastica, gomma, lavorazione minerali non metalliferi, con un aumento del 3 per cento e il metalmeccanico che ha registrato un rialzo del 2.7 per cento.
Con riferimento al privato sono in attesa di rinnovo il 22 per cento dei dipendenti. La quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è risultata pari al 22,9 per cento, un dato in calo rispetto al mese di giugno 2014, quando era al 50,1 per cento. I mesi di attesa per i dipendenti con il contratto di lavoro scaduto sono 34,7, con una attesa media di 7,9 mesi.
Al 30 giugno 2015, rileva l’Istat, sono in vigore complessivemente 38 contratti per circa 7,7 milioni di dipendenti, rappresentando il 55,3 per cento del totale retributivo.