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Con 163 sì, 2 astenuti e 65 voti contrari il Senato ha approvato il disegno di legge sull’omicidio stradale. Il provvedimento passa ora alla Camera.
Il provvedimento appena votato a Palazzo Madama introduce e disciplina i reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali. Approvazione del premier Renzi affidata come al solito al tweet: «Oggi prima lettura ok Senato #lavoltabuona».
Con il via libera dato al ddl, d’ora in avanti i pirati della strada rischieranno fino a 27 anni di carcere. Questa, la pena massima prevista per chi, guidando in stato di ebbrezza (superando certi valori del tasso alcolemico) o sotto l’effetto di droghe uccide più di una persona e si dà alla fuga.
Senza omissione di soccorso gli anni di carcere sono 18. Se invece la vittima è una, il colpevole rischia fino a 12 anni di carcere, che diventano 18 se fugge dalla scena dell’omicidio. Per quanto riguarda la patente, in caso di omicidio stradale, il ddl prevede una sospensione che può arrivare fino a 30 anni.
Il governo tira un sospiro di sollievo dopo che, dopo la bocciatura di ieri in commissione Affari Costituzionali (anche se in un parere non vincolante) sul ddl della scuola, è finito due volte sotto oggi a Palazzo Madama sul ddl che introduce il reato di omicidio stradale.
Alla fine il governo aveva dato parere contrario su tre emendamenti: il 114, il 115 e il 117 (il 114 e il 115 però sono uguali e c’è stata una sola votazione), ma l’Aula li ha approvati comunque.
