All’epoca dei trimarani moderni, che solcano gli oceani a grandi velocità, quante persone credete che accetteranno la sfida, lanciata da un’agenzia inglese, di compiere il giro del mondo in solitaria su una barca a vela?
La McIntyre Adventure ha lanciato la provocante e avventurosa iniziativa, in vista del 50esimo anniversario dell’impresa compiuta, tra giugno 1968 e aprile 1969 da sir Robert Knox-Johnston, vincitore della prima regata solitaria attorno al globo, e senza scalo: la Sunday Times Golben Globe Yacht Race, o per gli appassionati la Golden Globe.
Nata nel 1968 e ispirata all’avventura compiuta l’anno prima da un altro sir inglese, Francis Chichester, che partito da Plymouth nell’agosto 1966 tornò 226 giorni dopo nel maggio 1967, la Golden Globe nacque proprio per compiere un giro senza sosta intorno al globo terrestre passando attraverso i mitici capi di Buona Speranza, Leewin (a sud dell’Australia) e Horn.
Nella prima edizione si presentarono in nove, compreso un italiano di origini genovesi-veneziano, Alex Carozzo, presto ritiratosi per un’ulcera.
Tra i partecipanti c’era anche Donald Cruwhorst, un tecnico elettronico inglese che puntava al ricco montepremi di 5 mila sterline (più o meno 70.000 oggi) per risolvere i suoi problemi finanziari.
In un’epoca non esistevano i rilevamenti Cruwhorst riuscì a far credere di essere in vantaggio, mentre in realtà gironzolava al largo delle coste brasiliane, mentre tutti gli altri intanto affrontavano gli oceani. Alla fine, incapace di reggere tutto il carico di bugie inventate, lo skipper inglese si suicidò.
Il suo trimarano fu ritrovato vuoto e alla deriva, con il suo vero diario di bordo che raccontava il terribile delirio che gli era capitato. La storia ha ispirato anche un film documentario: Deep water – La folle regata, di Louise Osmond e Jerry Rothwell.
Alla fine, in mezzo a suicidi, rovesciamenti e ritiri rimase solo Knox-Johnston che vinse una regata diventata una saga, nel segno di un mito: la grande vela oceanica.
Oggi, a quasi 50 anni da quell’esperienza tra avventura e mito, la McIntyre Adventure ripropone la sfida. Poche le regole: partenza da Falmouth, in Inghilterra, il 14 giugno 2018 (a 50 anni esatti dalla partenza di sir Knox Johnston; lunghezza delle barche compresa tra 32 e 36 piedi (9,75 – 10,97 m) progettate prima del 1988, quindi simili a quella usata dal leggendario skipper inglese.
Ma soprattutto niente tech: niente computer, niente satellitari, niente strumenti elettronici o vele in carbonio. Niente di tutto ciò. La regata sarà una specie di rievocazione di quell’epopea di mezzo secolo fa, e dovrà quindi svolgersi con le attrezzature simili a quelli del tempo.
Al vincitore andrà un premio di 75.000 sterline; chi riuscirà a concludere entro le 15.25 del 22 aprile 2019 (anniversario dell’arrivo del vincitore nel 1969) avrà un trofeo con riproduzione della barca del navigatore inglese e il rimborso della tassa d’iscrizione.
Comunque vada, sarà un’avventura incredibile e dal fascino mitico.