Crolla la cassa integrazione a marzo in Italia. Una serie di segnali di speranza concreti per una ripresa dell’economia in questo inizio del 2015. È quanto risultante dall’ultimo rapporto reso noto da parte dell‘Inps.
L’Istituto di previdenza ha autorizzato infatti nel mese di marzo complessivamente 61,6 milioni di ore di cig, registrando una contrazione del 43,8 per cento rispetto a marzo 2014 e del 5,9 per cento sul mese di febbraio 2015.
La flessione tendenziale è dovuta alla diminuzione di tutti i tipi di cassa ma in particolare al crollo di quella in deroga che ha registrato una flessione del 91,2 per cento.
Con riferimento ai primi tre mesi dell’anno sono stati autorizzati complessivamente 170,3 milioni di ore di cassa, per una diminuzione del 42,23 per cento rispetto ai primi tre mesi del precedente anno.
Nel corso del primo trimestre la cassa in deroga ha registrato un calo dell’82 per cento mentre per la cassa ordinaria la flessione è stata pari al 28,7 per cento.
Per la cassa straordinaria la diminuzione è stata pari al 31,5 per cento.
Nel mese di marzo complessivamente sono state autorizzate 61,6 milioni di ore di cassa integrazione guadagni con un calo del 43,8 per cento rispetto al mese di marzo 2014. Crolla la cig in deroga, con 2,6 milioni di ore autorizzate a marzo, e una flessione del 91,2 per cento rispetto ai 29,1 milioni di ore di marzo 2014.
A febbraio in calo anche le domande di disoccupazione. Nel mese in esame sono infatti state presentate 86.849 domande di Aspi, 27.834 domande di mini Aspi, 300 domande di disoccupazione ordinaria e speciale edile e 4.536 domande di mobilità. Complessivamente sono state 119.519 le domande, con una flessione del -17,1 per cento rispetto alle 144.231 dello stesso mese del 2014.
Si spera siano i primi segnali per una ripresa dell’economia italiana che da troppi anni naviga fra mille difficoltà.