Il leader del M5S, Beppe Grillo, presenta il suo referendum anti-euro a Bruxelles.
“Noi non siamo in guerra con l’Isis o con la Russia, ma con la Bce! Juncker? È un ex ministro delle finanze di un paese paradiso fiscale”.
Ecco alcuni passaggi del discorso di Beppe Grillo per presentare il referendum anti-euro al Parlamento europeo.
Il leader del M5s parla della Germania e dell’anniversario della caduta del Muro di Berlino:
“Mentre glorifica il muro, la riunificazione l’abbiamo pagata noi ed i cittadini della Ddr. La Germania è più corrotta e mafiosa dell’Italia. In Germania mi hanno definito leader, ma in tedesco leader si dice fuhrer. Io posso essere accusato di tante cose, ma non di essere un furher”
Beppe Grillo, in piedi, parla davanti ai giornalisti convocati all’Europarlamento:
“Vengo senza permessi e senza cariche politiche, fatto entrare da una porta di servizio con una targhetta. Io sono qua perché sento un dovere. Mi ritrovo a sentire delle emozioni nei confronti di questi cadaveri di cera, questi banchieri. Indiremo un referendum consultivo, come già fatto nel 1989. Abbiamo già un precedente. Questa è la nostra meta adesso”.
Il numero uno del Movimento Cinque Stelle apre ad un eventuale accordo con la Lega o una parte di Forza Italia per la questione inerente l’abolizione dell’Euro:
“Magari la Lega o una parte di Forza Italia, che ha fatto la campagna politica per uscire dall’euro, può votare a favore dell’uscita. Non è importante se è Salvini o la destra o la sinistra. Noi andiamo avanti su dei progetti: se il progetto è buono ed è condiviso da chiunque, noi andiamo avanti con chiunque. Il nostro movimento è ecumenico. Non vogliamo i massoni al governo, non vogliamo la corruzione”.
Non manca l’attacco nei confronti delle istituzioni europee:
“Se cadiamo noi, arrivano i nazisti. Qualcuno dice che siamo noi i nazisti, ma ve li ricordate chi erano? Abbiamo già fatto una rivoluzione, i partiti sono scomparsi grazie a noi. Noi vogliamo riprenderci la nostra sovranità monetaria. In sei mesi raccoglieremo qualche milione di firme. Ve lo giuro sui miei figli, come ha detto uno psico-nano, il comico numero uno: nel privato, quanti in pubblico difendono l’Euro, vi dicono uscitene il prima possibile. Siate giornalisti di voi stessi. Chiedetevi cosa succede, ve lo dice un ex comico, forse un ex politico”.