Vasco Rossi a pochi giorni dall’uscita del suo ultimo album “Sono innocente”, pubblica una lunga intervista personale su Facebook, raccontando del suo soggiorno in Puglia, e non solo:
“Vengo qui a ritrovare me stesso, faccio grandi passeggiate, c’è il mare, lo iodio. Un posto fantastico. Me l’ha ordinato il medico, devo fare tre mesi all’anno di talassoterapia. Così posso andarmene in letargo. Dormo, recupero le energie. Poi leggo molto, visto che ho tanto tempo libero. Mi piacciono i trattati di psicologia. Era la mia prima passione, volevo fare lo psicanalista, poi ho dirottato sul disc-jockey, chissà perché. Leggo per cercare di dare un senso anche alla vita reale, ma anche per imparare a morire. Bisogna farlo con lo spirito giusto”.
Il rocker racconta dell’importanza del raggiungimento della pace interiore:
“Ci provo, bisogna andare d’accordo con sé stessi, prima che con gli altri. Quando esco io indosso una facciata di sicurezza, perché se mostrassi la mia debolezza e la mia confusione mi metterebbero in manicomio. Poi quando incontro la gente mi tranquillizzo: gli altri sono messi tutti come me”.
Vasco si lascia anche andare in qualche profonda riflessione:
“Sto pensando se voglio cambiare il mondo. Intanto penso che cambierò casa: in centro, vorrei vivere in città. Io già sto molto nel mio mondo. Se mi isolo anche nell’abitazione divento un eremita. Rischio di diventare matto! Forse è meglio se torno tra la gente, perché quando vedo la gente mi tranquillizzo”.
Anche se il problema in tal caso sarebbe l’assedio dei fan:
“Vero che quando mi riconoscono in tanti divento ansioso. Ma magari, dopo un pò, a forza di vedermi, si abituano. ‘Ma no, ancora Vasco?’. Il mio sogno è quello: poter uscire di casa, andare al bar a bermi qualcosa, chiacchierare, fare arrivare la sera”.
Il rocker di Zocca tornerà sul palcoscenico:
“Per forza sennò cosa faccio, sto a casa a leggere? Suonare dal vivo è l’unico motivo per cui si fanno i dischi. Per me è sempre stato così. Io non so nemmeno quanti dischi ho venduto, non mi interessa. Quello che conta è arrivare al cuore della gente. Finché loro si divertono e io mi diverto, vado avanti. Fino a esaurimento scorte. Non ci saranno limiti, voglio suonare in tutta Italia. Sono anni che faccio solo poche città, ora ho un nuovo slogan: ‘state pure a casa, vengo io a suonare a casa vostra’”.