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L’ebola non è più una “semplice” malattia infettiva: il contagio ha raggiunto le proporzioni dell’epidemia, al pari di quanto avvenne anni fa con l’AIDS. L’allarme, arrivato intanto anche a Parigi, ci spinge a chiederci se in Italia ci siano adeguati standard di sicurezza.
Ogni giorno, purtroppo, la cronaca dirama nuove allarmanti notizie riguardanti l’ebola. Le ultime, in ordine d’arrivo, riguardano l’infermiera spagnola e la rilevazione di alcuni casi sospetti anche nella città di Parigi. In particolare Teresa Romero sembrerebbe essersi aggravata.
A Parigi poi un’intero stabile sarebbe stato posto in quarantena per precauzione dopo che un discreto numero di inquilini mostravano i sintomi di un contagio da ebola. Nelle scorse ore si è anche parlato di un uomo inglese che il virus avrebbe ucciso nell’est Europa.
Tutte queste informazioni hanno spinto molti addetti ai lavori, ma anche persone comuni, a cercare dei precedenti storici recenti che rimandino ad altre epidemie velocemente diffusesi in passato e ora ormai arginate. Il confronto tra l’AIDS e l’ebola è stato praticamente immediato.
La speranza è che da questo confronto possa presto nascere l’adozione di protocolli di profilassi già testati in passato ed ugualmente efficaci anche nel caso dell’ebola. Diventa quindi inevitabile, almeno per i comuni cittadini italiani, porsi delle domande sulla nostra sicurezza.
L’interrogativo si pone con una certa insistenza nel nostro paese non soltanto per un generale senso di sfiducia nelle istituzioni, ma anche perché l’Italia rappresenta per i clandestini la “porta per l’Europa“. In quanti arrivano qui magari incubando il virus dell’ebola?
Gli enti preposti assicurano che oltre che con le normali misure utilizzate per malattie infettive, il virus dell’ebola potrà essere fronteggiato grazie alla specializzazione in materia raggiunta da due grossi centri ospedalieri. I pazienti verrebbero curati quindi a Roma o Milano.
La diffusa preoccupazione della gente per le conseguenze disastrose che potrebbe aversi per una eventuale epidemia di ebola e’ resa più grave dalla totale noncuranza del governo . Il quale oltre ad essere responsabile di una disastrosa situazione economica non riesce a trovare delle soluzioni all’ingresso indiscriminato di immigranti provenienti dall’Africa non solo per le possibili minacce terroristiche che rendono il nostro paese estremamente vulnerabile ma adesso anche per il rischio di possibili epidemie . Per noi poveri cittadini diventa difficile darsi una spiegazione perché non si capisce se in Italia prevale uno stupido buonismo o una totale mancanza di responsabilità dovuta ad una cronica incapacità di governare.