È prevista une vera e propria rivoluzione per quanto riguarda il canone Rai:entro il 2015 un decreto emanato dal Governo potrebbe essere tramutato in legge e modificare l’imposta sulla televisione, il cui importo potrebbe anche essere dimezzato. La Rai verrà quindi finanziata in parte con i pagamenti dei contribuenti e in parte con risorse in entrata derivanti da lotterie (soprattutto la storica “Lotteria Italia”) e giochi.
Attualmente il canone Rai ha un importo fisso di 113,50 euro per ogni famiglia; dalle informazioni che arrivano pare che dopo la nuova legge il canone costerà dai 35 ai 65 euro: non più un unico importo quindi, ma una somma che varia da famiglia a famiglia in base al reddito e ai consumi. Per stabilire a quale aliquota appartiene, il contribuente dovrà indicare nella dichiarazione IRPEF se possiede un televisore.
Insieme alla nuova disciplina per il canone Rai prenderà il via anche una caccia mirata all’evasione: l’obiettivo è recuperare le minori entrate causate dalla riduzione dell’imposta anche attraverso la lotta contro gli evasori. Le statistiche infatti dimostrano che il 99% delle famiglie italiane ha un apparecchio televisivo, ma il 27% di queste non paga il canone.
Considerando che l’imposta andrebbe comunque pagata anche se non si ha una TV ma solo una radio, o un computer o uno smartphone (che consentono il collegamento ad internet), si può affermare che una famiglia su quattro evade il canone Rai.
Ma le nuove proposte sul finanziamento parziale della Rai attraverso gli introiti portati da lotterie e giochi sono state definite scandalose e assurde da Roberto Fico, esponente del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissone Vigilanza.
Per il deuptato innanzi tutto sarebbe sbagliato legare il canone Rai ad un flusso in entrata molto incostante e non certo e poi potrebbe diventare una scusa per pubblicizzare giochi e lotterie, quando ormai è chiaro a tutti che la dipendenza dal gioco è un problema serio.