Il naufragio della Costa Concordia, nonostante il tempo trascorso e lo smantellamento del relitto, torna alla ribalta sulle pagine di cronaca. Secondo gli ultimi aggiornamenti, Schettino avrebbe infatti approfittato dell’aereo di soccorso; qui mise un oggetto forse da nascondere.
Francesco Schettino è forse uno dei piloti navali più criticati che la storia ricordi. Il suo operato a bordo della Costa Concordia gli è spesso valso accuse molto pesanti, quali quelle di vigliaccheria e negligenza. Nelle ultime ore, nuove illazioni ne ledono la professionalità.
A rivelare alcuni dettagli sulla notte del naufragio della Concordia sarebbe stata stavolta Domnica Cemortan, la bella donna che in quelle ore condivideva con Francesco Schettino, non si sa bene a che titolo, la cabina di pilotaggio.
La ragazza avrebbe scelto la TV per diffondere queste notizie inedite. Quando la Costa Concordia era ormai destinata al naufragio, Schettino corse a prelevare, non si sa bene da dove, un grosso pacco che subito consegnò al personale alla guida dell’aereo di soccorso.
Nessuno, almeno per quanto noto ai media, sa cosa contenesse quell’involto. Domnica dice ad esempio di non aver nemmeno assistito direttamente alla scena, ma di esserne stata edotta da uno dei piloti dell’aereo di soccorso presenti durante il naufragio della Concordia.
La ragazza fa notare che questo pacco, poi definito scatola e quindi borsa, doveva contenere non soltanto qualcosa di molto ingombrante, ma anche di altrettanto importante. Per questo si badò innanzitutto a prelevarlo, e soltanto dopo, a salvare i passeggeri.
Ancora Domnica ha poi scelto di rivelare ai media che il suo salvataggio e quello di Ciro Onorato sarebbe stato reso possibile proprio da Francesco Schettino che, prima che la Concordia naufragasse, li condusse sul ponte dei soccorsi. Il capitano sarebbe quindi un eroe.
Schettino infatti ricoprirebbe il ruolo, almeno a parere di Domnica, di una sorta di capro espiatorio mediatico. A suo parere il naufragio della Concordia sarebbe dovuto a terze persone attualmente non indagate e forse aventi a che fare con l’oggetto messo in salvo.