Consiglio dei Ministri: approvato Documento Economia Finanza

Graziano Delrio ha comunicato che durante il Consiglio dei Ministri di ieri è stata approvata la nota d’aggiornamento del Documento Economia Finanza, sottolineando che nel 2014 non ci saranno manovre aggiuntive, ma anche che la situazione economica è peggiorata molto, ben oltre le previsioni del Def di Aprile.

A confermare questo fatto il ministro Padoan aggiunge che stiamo attraversando una situazione eccezionale, quindi ci si deve aspettare un processo di aggiustamento del saldo strutturale positivo, ma più lento rispetto a quanto previsto sei mesi fa.

Il 2014 si chiuderà con il Pil allo -0,3%; l’anno prossimo la legge di Stabilità darà degli impulsi positivi che lo porteranno a crescere dello 0,6%. Il deficit del 2014 sarà al 3%, mentre nel 2015 scenderà al 2,9%. Dal 2016 riprenderà l’aggiustamento strutturale che porterà al pareggio di bilancio nel 2017. Il debito passerà dal 131,6% del 2014 al 133,4% del 2015, mentre la disoccupazione avrà uno spostamento minimo (12,6% quest’anno, 12,5% il prossimo).

In qualche modo il Def traccia la strada che verrà seguita dalla legge di Stabilità: verranno rispettati i vincoli della finanza pubblica, ma si darà un sostegno alla crescita cercando di ampliarne la prospettiva. Verranno confermati gli 80 euro, verrà ridotto il peso fiscale sulle imprese e verranno impiegate nuove risorse per gli ammortizzatori sociali e per il superamento del patto di stabilità interno.

Nel Def non è inclusa la misura del Tfr in busta paga: l’argomento è ancora in discussione. Il Ministro dell’Economia ha aggiunto che la relazione sull’evasione fiscale denuncia, in base ai calcoli dell’Agenzia delle Entrate, una sottrazione al fisco pari a 91 miliardi di euro. Quindi verrà messa in atto una lotta all’evasione con aumento della tax compliance e una riduzione delle agevolazioni in modo che si ottengano nuove risorse.

Oltre all’approvazione del Documento Economia Finanza, durante il Consiglio dei Ministri è stato adottato il Piano Nazionale degli aeroporti proposto da Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture e del Trasporto.