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L’intervento alla trasmissione di Rai Tre Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio è stata l’occasione per Matteo Renzi di parlare di vari argomenti, ma soprattutto della riforma lavoro che sta alimentando varie discussioni in questo periodo.
Oggi è prevista la Direzione del PD e Renzi annuncerà che verranno cancellate tutte quelle forme di collaborazione (come i co.co.pro) che hanno portato alla creazione di un numeroso esercito di precari: l’imprenditore deve poter avere la scelta di lasciare a casa un lavoratore, ma lo Stato non può permetterselo.
Non poteva mancare una frase sull’Articolo 18: per Renzi se ne discute troppo perché è diventato un fardello ideologico: non bisogna fare le battaglie per difendere l’Articolo 18, ma bisogna fare tutto il possibile per dare un lavoro al disoccupato. Arriva anche l’ormai classica frecciatina ai sindacati, definiti come l’unica azienda con più di 15 dipendenti che non hanno l’Articolo 18 su cui invece vogliono dare lezioni.
Tra gli strumenti che mirano a dare un po’ di respiro ai cittadini italiani Renzi conferma il bonus degli 80 euro (un miliardo e mezzo di euro verrà messo a disposizione dalla legge di Stabilità agli ammortizzatori sociali) e ammette che mettere almeno una parte del Tfr in busta paga è una soluzione che il Governo sta prendendo in considerazione.
Sulla spaccatura che sta interessando il PD, il Premier confessa che vede una parte della sinistra troppo affezionata alla memoria e poco interessata a dare opportunità, mentre sui poteri forti (anche se lui continua a dire che vede più che altro pensieri deboli) dice che non possono telecomandarlo come una marionetta.
Il Presidente del Consiglio ricorda al leader di Forza Italia Berlusconi che esiste un accordo sulle riforme e che è arrivato il momento di dare un’accelerata senza girarci tanto intorno. Per quanto riguarda la minaccia terroristica rappresentata dall’Isis, Matteo Renzi conferma che l’Italia fa già parte della coalizione internazionale.
