Teatro dell’Opera: dopo Riccardo Muti la bacchetta passerà a una donna

Dopo il clamoroso annuncio di Riccardo Muti, il Teatro dell’Opera di Roma necessita di un valido sostituto che possa dirigerne l’orchestra. La bacchetta del direttore, almeno questo sostiene Ignazio Marino, passerà nelle mani di una donna. Tante le candidate.

Inutile dire che chi prenderà il posto di Riccardo Muti non avrà un ruolo facile. Ignazio Marino, presidente della Fondazione Teatro dell’Opera, sembra però non perdersi d’animo ed aver già individuato doti degne di siffatto compito in alcune giovani donne.

La prima possibile sostituta di Riccardo Muti sulla pedana del Teatro dell’Opera di Roma, potrebbe essere Gianna Fratta. Alla direttrice d’orchestra è stata affidata in passato la coordinazione dei Berliner Simphoniker. Iniziò la sua carriera come pianista.

Ma la bacchetta (magica?) di Riccardo Muti potrebbe arrivare anche tra le mani di un’australiana, Simone Young. Quest’ultima, in passato direttrice dell’Opera di Sidney, è adesso impegnata presso la Statale di Amburgo. Altra alternativa potrebbe essere Marin Alsop.

Questa avrebbe già diretto la Baltimore Simphony Orchestra. Qualora nessuna delle suddette direttrici potesse prendere il posto di Riccardo Muti, la scelta ricadrebbe sull’apprezzatissimo Corrado Rovaris, attualmente impegnato presso la Philadelphia Opera Company.

Quest’ultimo, in quanto allievo del maestro Muti, darebbe senza dubbio una parvenza di continuità alla direzione dell’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma. Pare però che molto difficilmente gli sarà possibile svincolarsi dal contratto che lo impegna negli USA.

Ma il teatro al momento vessa in condizioni critiche sia dal punto di vista economico che organizzativo. Per questo Ignazio Marino, che non esclude la possibilità di un ritorno definitivo di Riccardo Muti, avrà parecchio da faticare per riportare in auge il Teatro dell’Opera.