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Stanno facendo il giro del web diverse immagini che testimoniano un problema abbastanza importante riscontrato nell’iPhone 6 nella sua versione da 5,5 pollici: alcuni utenti hanno notato che il telefono, dopo essere stato tenuto nella tasca anteriore dei pantaloni, si è piegato; il fenomeno negli Stati Uniti è stato subito battezzato come iPhone 6 Bendgate.
Ovviamente alle critiche e alle preoccupazioni dei possessori del nuovo dispositivo Apple si sono aggiunti i commenti ironici tipo quello che paragona l’iPhone 6 Plus all’LG G Flex (il telefono noto per la sua forma “a banana”).
Sul canale Youtube Unbox Therapy è comparso il video del test di resistenza dell’iPhone 6 al piegamento e il risultato è che il dispositivo si piega in maniera abbastanza netta nella zona vicino ai pulsanti. Probabilmente il difetto può essere legato solo ai primi modelli e comunque era prevedibile che l’estrema sottigliezza del phablet venisse pagata in termini di resistenza.
Intanto l’aggiornamento iOS 8.0.1 di cui abbiamo parlato ieri è stato subito ritirato dai server della Apple perché la sua installazione ha causato diversi problemi per il TouchID e i servizi cellulari, che praticamente hanno smesso di funzionare. A chi ha aggiornato il dispositivo non rimane che attendere che la Apple rilasci un nuovo update che corregga i nuovi problemi.
Ma l’iPhone 6 fa sempre discutere e dopo l’iPhone 6 Bendgate e l’aggiornamento ritirato bisogna registrare anche le polemiche sui costi di produzione: la società di ricerca IHS ha elencato i costi sostenuti dalla Apple per la produzione di un iPhone. La manodopera verrebbe a costare solo 4 dollari, mentre il pezzo più costoso è il display (45 dollari per l’iPhone 6 e 52 per l’iPhone 6 Plus).
Il totale dimostra che la Apple spenderebbe cifre che oscillano dai 200 ai 263 dollari per la produzione di un iPhone. Considerando che in Italia lo smartphone verrà venduti a prezzi che variano dai 749 ai 1059 euro si può notare che il rincaro rispetto al costo di produzione è di circa il 70%.
Ovviamente la Apple deve anche recuperare altre spese sostenute come quelle per i progetti, la pubblicità, il marketing e altri fattori, ma è innegabile che il margine di guadagno rimane molto alto.
