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Il Presidente del Consiglio Renzi è negli Stati Uniti e, in attesa di recarsi a New York per partecipare all’assemblea delle Nazioni Unite e poi a Detroit per visitare lo stabilimento della Fiat-Chrysler, ieri ha preso preso parte ad una riunione a San Francisco con 150 ricercatori e fondatori di start-up di origine italiana.
Renzi in USA ha ammesso che respirava aria di futuro, mentre in Italia le città sono bellissime ma sono città del passato e bisogna trasformarsi con gelosia per il passato e passione per il futuro.
Il Premier prosegue facendo una sorta di patto con la platea: lui si impegna a cambiare l’Italia, ma i “cervelli in fuga” devono continuare a cercare di cambiare il mondo. La voglia di cambiamento dell’Italia è dimostrata anche dall’avere un capo del Governo con meno di 40 anni (che non ha padrini o padroni): il nostro Paese ha capacità e potenzialità straordinarie, ma in alcuni casi le cose andranno cambiate in modo anche violento.
Tra i cambiamenti necessari, afferma Renzi in USA, c’è la riduzione del peso della purocrazia; il sogno è eliminare i certificati: la pubblica amministrazione verrà rivoluzionata grazie all’informatica in modo che il rapporto tra cittadino e burocrazia sia molto diverso, Un cambiamento del genere non sarà possibile con la testa rivolta al passato e insieme alle riforme sono necessarie le idee.
Ma oltre alla semplificazione della burocrazia i cambiamenti da fare per l’Italia sono tanti: serve un mercato del lavoro differente, bisogna dare un’immagine completamente diversa del Paese con una campagna contro la corruzione, la giustizia civile deve avere tempi più ristretti come negli altri grandi Paese d’Europa. Insomma, serve un grande piano di riforme.
L’argomento delle riforme è stato trattato anche da Napolitano al Quirinale durante la cerimonia per l’inaugurazione del nuovo anno scolastico: in Italia c’è il bisogno di rinnovare le istituzioni, le strutture sociali e anche i comportamenti collettivi: è necessario che il Paese si svincoli dai conservatorismi, dai corporativismi e dalle ingiustizie.
