L’assegno sociale è l’importo che l’Inps eroga a favore dei cittadini di età superiore ai 65 anni anni e tre mesi che vivono in condizioni economiche disagiate e hanno un reddito annuo che non supera i 5.819 euro. L’assegno sociale (erede della vecchia pensione sociale) ha carattere assistenziale, quindi viene concesso a prescindere dagli eventuali contributi versati dal beneficiario.
Per il 2014 l’Inps ha fissato l’importo dell’assegno sociale a 447,61 €. Per il primo anno l’assegno viene rilasciato con valore provvisorio; dal secondo anno, dopo la verifica del reddito che viene dichiarato, l’Inps può decidere se procedere con la liquidazione (suddivisa in 13 mensilità) o la sospensione dell’assegno.
I soggetti che possono beneficiare dell’assegno sociale possono essere cittadini italiani, extra europei con permesso di soggiorno valido e comunitari che siano regolarmente all’anagrafe del Comune di residenza. Altro requisito fondamentale (oltre al tetto di reddito annuo che abbiamo già visto) per accedere a questo strumento assistenziale è risiedere in Italia in modo continuativo (e legalmente valido) da almeno dieci anni.
Se il soggetto che fa domanda per ottenere l’assegno sociale è sposato, il tetto massimo della somma dei redditi per ottenere la concessione è di 11.637 euro; sono esclusi dalla somma eventuali variabili come casa di proprietà, Tfr e altre indennità di accompagnamento. L’assegno non è reversibile in caso di morte del beneficiario.
La domanda può essere effettuata tramite il sito dell’Inps, chiamando il numero dedicato o avvalendosi del supporto di un patronato attraverso la compilazione di un modulo contente i dati personali, la dichiarazione di reddito e la dichiarazione di responsabilità.