Non sembra che la questione relativa alla situazione del sovraffollamento delle carceri possa essere risolta nel breve termine con un provvedimento di clemenza: i quattro disegni di legge su amnistia indulto 2014 sono fermi da parecchie settimane in commissione Giustizia al Senato e ancora non è stata trovata una linea comune.
L’unico provvedimento attuato finora è stato lo svuotacarceri adottato dal Governo e che prevede rimborsi per chi ha subito una condizione ingiusta di detenzione (il risarcimento ha un’entità pari a 8 euro al giorno) e misure alternative alla carcerazione.
Il Ministro Orlando afferma che il populismo penale è alimentato dalla politica e non dai magistrati facendo riferimento a come il tema di amnistia indulto 2014 viene sfruttato nella campagna elettorale da alcuni partiti. Inoltre il Guardasigilli ha spiegato che l’adozione dello svuotacarceri ha salvato l’Italia da una condanna da parte dell’Unione Europea.
Ma anche se nulla di ufficiale sembra sbloccarsi, aumenta il numero delle istituzioni che esprimono dichiarazioni a favore di un eventuale provvedimento di clemenza: il Presidente Napolitano era stato il primo a sbilanciarsi, poi sono arrivati gli avvertimenti dall’Europa e dall’Onu attraverso la sua Commissione per il rispetto dei diritti umani.
A questi appelli si aggiunge quello del presidente della Camera Boldrini secondo cui il sovraffollamento delle carceri è un ostacolo al processo riabilitativo dei detenuti. D’altronde il problema non può essere sottovalutato e non riguarda solo i detenuti, dato che, come afferma Capece del Sappe, dal 2000 sono oltre cento i suicidi tra poliziotti e dirigenti impegnati nelle strutture di detenzione.