L’Ucraina e la Russia festeggiano oggi l’esito positivo del loro lungo dialogo per la pace. Pare infatti che, già nel corso della mattinata, i due paesi siano stati in grado di trovare i primi accordi per interrompere il conflitto che da mesi li vede avversari.
Nasce a Minsk l’idea di dar vita ad una zona franca, di un territorio – cuscinetto tra Russia e Ucraina. Tale area sarà privata di guarnigioni militari e sarà utilizzata probabilmente per rendere possibile lo scambio di beni e aiuti tra i due paesi.
Quest’oasi di pace, non potrà, ovviamente, essere interessata da alcun tipo di attacco o combattimento e sarà sgombrata dai militari filorussi, dai soldati provenienti dalla nazione ucraina e dai loro mezzi di artiglieria pesante, per un perimetro pari a 15 Km su entrambi i confini.
Infine in quest’area sarà vietato l’impiego di droni ed il passaggio di ogni tipo di aerei. L’accordo in proposito è stato siglato dopo ben 7 ore di animate discussioni che, ancora una volta, hanno messo chiaramente in tavola le ragioni del conflitto tra Russia e Ucraina.
Sebbene si cominci a trovare un’intesa tra i due paesi, non si è ancora arrivati ad un accordo relativo ad un punto nodale del conflitto: il controllo di alcune regioni dell’est europeo attualmente presidiate dai filorussi. L’Ucraina vorrebbe “liberarle” quanto prima.
Si tratta di Donetsk e Lugansk. In queste aree contese i Russi avrebbero inviato l’ennesimo cargo non autorizzato di aiuti umanitari. Una possibile intesa tra i due paesi, alla luce delle notizie più recenti, sembra comunque possibile, anche se forse non nell’immediato.