Proviamo a fare chiarezza su come sta procedendo la riforma giustizia 2014: prosegue l’esame dei quattro ddl su amnistia e indulto in commissione Giustiza del Senato, il Ministro Orlando annuncia novità per il sistema penitenziario e il Governo incassa la fiducia sulla responsabilità civile dei magistrati.
La fiducia è arrivata con i 159 voti contrari che hanno respinto l’emendamento del senatore Candiani che aveva l’obiettivo di reintrodurre la responsabilità civile diretta dei magistrati. L’emendamento ha comunque ottenuto 70 voti favorevoli (51 gli astenuti).
Il senatore Barani ha sottolineato come l’emendamento fosse stato approvato alla Camera con ampia maggioranza e che dare al cittadino la possibilità di rivalersi in sede civile nei confronti di un magistrato che, magari in maniera dolosa o per colpa grave, l’ha ingiustamente penalizzato sarebbe indice di civiltà giuridica. Inoltre il popolo si era già espresso favorevolmente con il referendum del 1987.
Intanto, come detto, procede l’esame dei quattro disegni di legge riguardo amnistia e indulto presentati dai senatori Barani, Campagna, Buemi e Manconi con i quali si spera di risolvere il grave problema del sovraffollamento delle carceri. I relatori Ginetti e Falanga si impegneranno nella stesura di un testo unificato che possa portare agli atti di clemenza richiesti a più riprese dal presidente Napolitano.
Sull’argomento amnistia e indulto il ministro Orlandi, autore della riforma giustizia 2014 che sta iniziando a prendere forma, spiega che un provvedimento generale non può essere preso dal Governo perché di competenza parlamentare; il presidente della Camera Boldrini però, pur mostrandosi sensibile sul tema, ha già fatto sapere che amnistia e indulto non rientrano al momento tra le priorità del Parlamento.