I vari interventi messi in atto dal Governo e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Sblocca Italia ancora non hanno portato alcuna novità per argomenti importanti come l’età pensionabile, il prepensionamento o l’eventuale rinnovo dell’opzione donna.
Per quanto riguarda la possibilità della pensione anticipata, nonostante lo stop causato dalla mancanza dei fondi necessari (un’operazione simile potrebbe richiedere uno sforzo economico di circa 40 miliardi), Cesare Damiano continua a promuovere questo strumento.
Il Presidente della Commissione Lavoro dice che quando si parla di riforme strutturali non bisogna pensare solo ai tagli sulle pensioni per rimediare ai disastri provocati da politiche senza equità sociale e investimenti incentrate solo sul rigore, è necessaria una riforma redistributiva del fisco.
Nessuna novità anche per quanto riguarda l’opzione donna: la speranza di molti è che la possibilità di accedere alla pensione anticipata possa essere estesa anche per il prossimo anno, così come aveva annunciato qualche giorno fa l’onorevole Gnecchi del PD, ma ancora non sono giunte notizie ufficiali.
Intanto le parole del presidente della Cassa dei Ragionieri al Corriere della Sera hanno lasciato il segno. Pagliuca ha detto che le casse previdenziali private non sono in grado di andare avanti se non riequilibrano il sistema, con la conseguenza che gli oltre due milioni di professionisti che vi aderiscono confluiranno all’Inps. E a quel punto le pensioni saranno pagate dai cittadini con le tasse.
Se non si introduce il metodo del pagamento pro-rata non ci sarà la possibilità di restituire ai giovani professionisti neanche 700 euro al mese: i contributi che stanno pagando ora vengono usati per chi è in pensione oggi e tra trent’anni magari non si troveranno nulla di quello che hanno accantonato.