Consulta Sicurezza: sciopero polizia confermato

Alla fine lo sciopero polizia si farà: quattro sindacati autonomi della polizia, dei forestali e dei vigili del fuoco hanno comunicato che lo sciopero della durata di tre ore previsto per martedì prossimo 23 settembre è confermato: Sao, Sapaf, Sappe e Conapo ammettono di non fidarsi delle promesse del Ministro dell’interno.

Alfano a Chianciano, durante l’assemblea dell’Udc, aveva assicurato che il blocco degli stipendi sarebbe stato risolto, ma le sue parole non hanno convinto la Consulta Sicurezza (composta dalle quattro sigle riunite), poco incline a credere alle promesse dei politici dopo le recenti mancate promesse. Oltre allo sciopero polizia del 23, molti esponenti parteciperanno alla manifestazione spontanea che partirà alle 11 del 24 dalla Piazza Santi Apostoli di Roma.

Le parole di Alfano vengono ritenute poco credibili perché dire che il problema è risolto ma che devono essere ancora individuati gli strumenti normativi per farlo veramente sembra solo un tentativo di buttare acqua sul fuoco; i sindacati si lamentano anche per il fatto che gli incontri promessi dal Governo il giorno dopo la prima minaccia di sciopero in realtà non ci sono ancora stati.

Berlusconi ha convocato i rappresentanti di forze armate e forze dell’ordine per mercoledi: questa mossa (con il fine dichiarato di creare una decisa presa di posizione ed intervenire nei confronti del Governo) potrebbe spingere il Premier Renzi a riuscire ad organizzare l’incontro promesso e fare il possibile per trovare gli 800 milioni di euro necessari per procedere allo sblocco.

I rappresentanti dei sindacati chiariscono che conoscono benissimo i problemi di risorse che ci sono (hanno anche dato indicazioni su come reperirle), ma non sarebbe accettabile uno sblocco parziale. Le forze di polizia hanno gli stipendi bloccati dal 2011 (con scatti di stipendio congelati e promozioni bianche) e un intervento si rende necessario per scongiurare il pericolo di proteste e agitazioni.