Stamattina, purtroppo, il mondo è stato costretto ad assistere all’ultima tragedia del mare, stavolta in prossimità di Malta. Diversi i clandestini naufragati in questa nuova catastrofe della disperazione. E’ iniziato già l’atroce conteggio di vittime e dispersi.
Il barcone che trasportava i clandestini solcava acque internazionali. Ciononostante il soccorso delle vittime spetta a La Valletta, luogo più vicino alla tragedia. I primi aiuti sono così arrivati dalla Pegasus, una nave ad uso commerciale momentaneamente sulla rotta dell’imbarcazione.
In supporto di Pegasus sono accorsi anche un mezzo della nostra Gurdia Costiera ed una nave appartenente alla flotta militare greca. Per il momento nessuno, nemmeno i passeggeri a bordo, sa dire con esattezza quanti clandestini fossero presenti sul barcone.
Si stima però che i dispersi siano sicuramente più di una trentina. Il bilancio della tragedia, già così abbastanza pesante, si inasprisce se si tiene in considerazione anche il numero di passeggeri di cui è stata accertata la morte. Tre sarebbero i cadaveri dei clandestini già restituiti dal mare.
Di questi pare che due fossero ancora bambini o ragazzini. In totale, almeno fino a questo momento, sul barcone non sarebbero rimasti che 7 clandestini ancora in vita ed in buono stato di salute. Altri passeggeri sono già stati ricoverati presso una struttura ospedaliera greca.
Le operazioni di salvataggio, soccorso, recupero di salme e feriti, dovrebbero ora passare definitivamente in mano delle autorità maltesi. Resta ancora da chiedersi come sia possibile che i nostri mari siano ancora solcati da scie di sangue destinate a non estinguersi mai.