I legali di Massimo Bossetti, presunto assassino di Yara Gambirasio, avrebbero inoltrato una richiesta di scarcerazione a vantaggio del loro assistito. Secondo gli ultimi aggiornamenti gli avvocati del muratore potrebbero anche chiedere che venga ripetuto l’esame del DNA.
Una volta consegnate le istanze, il giudice che al momento segue le indagini dovrà pronunciarsi in proposito al massimo entro cinque giorni a far data da oggi. Per quanto riguarda il DNA, la difesa avrebbe chiesto di effettuare una nuova comparazione tra quello di Bossetti e quello trovato su Yara.
I legali del presunto assassino della ragazzina di Brembate sostengono poi che, anche dopo un’attenta rilettura dei fascicoli relativi al processo per il caso di Yara, non sussisterebbero indizi gravi a carico di Massimo Giuseppe Bossetti. Ciò giustifica la richiesta di scarcerazione della difesa.
Tale affermazione risulterebbe abbastanza opinabile; pare ormai accertato che i cellulari di Yara e Massimo Bossetti, agganciavano la stessa cella nel momento in cui la ragazzina spariva da Brembate di Sopra. Molto improbabile apparirebbe la possibilità di un errore nella lettura dell’esame del DNA.
Inoltre sul cadavere di Yara sarebbero stati repertati scarti di materiali normalmente in uso nei cantieri edili. Massimo Giuseppe Bossetti, strana coincidenza, è un muratore. Infine parecchi indizi corollario avrebbero contribuito ad incrementare la sensazione che l’uomo sia almeno implicato nell’omicidio.
Soltanto nei prossimi giorni sarà possibile avere degli aggiornamenti sugli sviluppi della vicenda. In attesa di ciò Massimo Bossetti resta ancora in carcere ed i familiari della piccola Yara in attesa di una verità, amara ma quanto meno certa.