Gli architetti francesi non sono stati ritenuti all’altezza di regalare alla casa di produzione cinematografica Pathé una nuova sede degna della sua importanza. Renzo Piano è quindi volato a Parigi per assolvere a questo compito. L’inaugurazione dell’edificio è prevista per oggi.
La Foundation Jérôme Seydoux Pathé si è oggi trasferita al numero 73 di via dei folletti (Rue des Gobelins); anche la toponomastica di Parigi sembra ricordare al mondo che il cinema è fatto per sognare. Tenendo conto di ciò, Renzo Piano ha progettato l’edificio perfetto per la storica società.
Inutile dire che la costruzione è alquanto originale; del resto, checché ne dicano i cugini d’oltralpe, l’Italia resta la patria dell’arte. Renzo Piano, per progettare questo edificio ha dovuto faticare; coniugare vecchie e nuove esigenze e i tanti stili presenti già nella struttura non è stato facile.
La sede della Pathé sorgerebbe infatti all’interno di una costruzione più antica. Per intuire la difficoltà legate alla progettazione, basti pensare che il prospetto dell’edificio, tipicamente neoclassico, è stato disegnato dal grande Rodin, con cui Renzo Piano ha dovuto trovare un punto d’incontro.
L’architetto italiano ha pensato di combinare all’opera del suo illustre predecessore, una struttura interamente realizzata in materiali più moderni; vetro e metallo su tutti. A questi si aggiunge il legno. La facciata di Rodin sembra letteralmente emergere dalla sede ideata da Renzo Piano.
All’interno della costruzione, inaugurata oggi, sono stati allestiti anche musei e teatri. Stranamente, almeno per i profani, le due strutture sembrano vivere in simbiosi. Antico e moderno, Renzo Piano e Rodin, Parigi e l’Italia hanno trovato un perfetto equilibrio, un luogo di incontro.