Il caso di Garlasco sarebbe ormai ad un punto di svolta; dovrebbero oggi essere valutate le nuove prove contro Alberto Stasi, ex fidanzato di Chiara Poggi. Il vaglio degli indizi servirebbe agli inquirenti per capire se il DNA sulle mani della vittima può avere rilevanza per risolvere il caso.
Nel corso di questa settimana inoltre Alberto Stasi, unico sospettato per la morte di Chiara, verrà sottoposto dal Tribunale di Milano ad un nuovo ricorso in appello. Tale provvedimento è dovuto alla riapertura delle indagini in seguito al rinvenimento di nuove prove durante lo scorso aprile.
Un consiglio di tecnici e giudici dovrà oggi stabilire se i frammenti di pelle rinvenuti tra sotto le unghia di Chiara possano finalmente essere confrontati con il DNA di Alberto Stasi e quindi scagionare o incolpare ulteriormente l’imputato.
Altra prova al vaglio oggi sarà quella prodotta da un Carabiniere che, alla prima deposizione di Stasi presso la locale caserma, notò sulle braccia del ragazzo dei graffi che avrebbero potuto indicare una lotta contro Chiara. La parte anatomica sospetta è stata fotografata dall’agente.
Questo particolare, se unito alla presenza di DNA maschile sotto le unghia di Chiara, potrebbe rivelarsi fondamentale per chiudere finalmente il caso. Chiaramente, qualora il materiale genetico rinvenuto sulla vittima appartenesse a Stasi, il ragazzo verrebbe giudicato definitivamente colpevole.
Ulteriore aspetto delle vicenda ad essere posto sotto esame nel corso di questo consiglio di tecnici sarà l’accesso di Chiara ad una cartella del computer di Stasi. Secondo alcune voci l’imputato avrebbe avuto sul pc materiale fetish e pedopornografico. Ciò costituirebbe il movente dell’omicidio.