Alcuni aggiornamenti arrivati nelle ultime ore della mattinata, parrebbero confermare che in Italia sarebbe stato sintetizzato un nuovo vaccino anti ebola. Il farmaco renderebbe immuni dal contagio per circa 10 mesi. Il prodotto sarebbe già stato sperimentato su alcune scimmie.
Il vaccino contro l’ebola sarebbe nato in un laboratorio chimico – farmaceutico di Roma, l’IRBM Science Park di Pomezia. Al progetto avrebbero lavorato congiuntamente degli scienziati italiani e dei ricercatori statunitensi. Il prodotto si è dimostrato efficace contro il cosiddetto ceppo Z.
I ricercatori, una volta inoculato il virus su nei macachi, hanno notato che le scimmie sane a contatto con quelle malate restavano protette dal contagio per circa 10 mesi. Un precedente vaccino invece garantiva l’immunità per soli 30 giorni. Sembra quindi che la ricerca sull’ebola stia progredendo.
Dato il successo dei test clinici effettuati, partirà a breve un programma di sperimentazione su esseri umani affetti dal virus. Secondo alcune fonti l’OMS vedrebbe in questo studio una delle tappe più importanti nel tortuoso processo di debellamento della malattia.
Il vaccino potrebbe, almeno allo stato attuale delle cose, esser sintetizzato soltanto nei laboratori chimico – farmaceutici di Pomezia. Gli scienziati hanno già ricevuto l’ordine di produrre 10 mila dosi del vaccino in questione da impiegare per la cura e la sperimentazione in vari paesi.
La maggior parte di queste sembrerebbero essere indirizzate agli USA e all’Inghilterra. Soltanto in un secondo momento si deciderà se il vaccino sintetizzato in Italia potrà essere inviato in Africa, la terra in cui il focolaio virale sembrerebbe essere esploso in maniera più preoccupante.