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Tre suore italiane, recatesi nel Burundi per portare a termine una missione umanitaria, sarebbero state assassinate. La notizia, dopo la conferma della Farnesina, appare ormai certa. Una prima comunicazione non verificata era già stata diffusa dalla Diocesi di Parma.
In un primo momento sarebbero state rese note soltanto le identità di due delle tre suore missionarie assassinate nel Burundi. I loro nomi sono Lucia Pulici e Olga Raschietti. Entrambe le donne facevano parte delle Missionarie di Maria Saveriane.
L’identità della terza religiosa sarebbe stata rivelata qualche tempo dopo; questa rispondeva al nome di Bernardetta Boggian. Dalle prime confuse informazioni giunte in Italia, sembrerebbe che le tre suore siano state assassinate dopo aver subito una rapina.
Il furto sarebbe culminato in un atto di violenza e poi nella morte. Ad aggredire le suore sarebbe stato un uomo affetto da gravi disturbi mentali. Madre Bernardetta avrebbe trovato la morte soltanto qualche ora dopo l’assassinio delle consorelle del convento di Kamenge.
La polizia locale negherebbe che l’omicidio delle tre suore possa essere ricondotto a ragioni economiche e quindi al furto. Gli agenti infatti avrebbero appurato che i soldi e i pochi oggetti di relativo valore custoditi nel convento sono rimasti laddove le religiose erano solite conservarli.
L’Italia, nella persona del Ministro degli Esteri, chiede al governo del Burundi una rapida verifica di quanto accaduto. Si evidenzia poi la necessità di autorizzare ad avviare quanto prima le normali procedure per il rientro in patria delle tre suore.
Da parte sua lo stato del Burundi ha rassicurato l’Italia circa le sorti del presunto assassino; la polizia sarebbe già sulle tracce dell’uomo di cui si conoscerebbe l’identità. Questi, oltretutto, è stato visto più volte avvicinarsi al convento per poi sparire dalla zona con fare sospetto.
