Fires On The Plain: pellicola shock alla Mostra del Cinema di Venezia

Alla 71° edizione della Mostra del Cinema di Venezia, come da calendario, è stato proiettato “Fires On The Plain“, pellicola shock del regista giapponese Shin’ya Tsukamoto. Questi, già detentore del premio Orizzonti del 2011, pare essere uno dei più probabili candidati alla vittoria di un nuovo trofeo.

Il film presentato in questa ultima edizione della Mostra del Cinema, è liberamente tratto da un racconto del 1951 firmato dallo scrittore giapponese Shohei Ooka. Tanto nel romanzo quanto nella sua trasposizione cinematografica, il protagonista della storia è un soldato di nome Tamura.

L’uomo, al fronte insieme a milioni di altri soldati, vive i tumultuosi giorni che precedono la fine della seconda guerra mondiale rintanato nelle foreste filippine. Qui la situazione precipita; mancano viveri e beni di prima necessità  e il governo non mostra di avere a cuore le loro sorti.

I soldati, impossibilitati ad agire diversamente e costretti a scegliere tra la vita e la morte, optano per atti di cannibalismo e omicidi finalizzati a scopi tutt’altro che bellici o ideologici. La storia non è del tutto nuova al mondo del cinema, ma Tsukamoto mette in mostra tutto il suo talento rivisitandola ad hoc.

Gli spettatori chiamati ad assistere alle proiezioni in corso alla Mostra del Cinema di Venezia, benché la storia non sia del tutto originale, sono rimasti comunque soggiogati dal montaggio veloce e asfissiante a cui si unisce un’accompagnamento musicale in grado di suscitare cupe emozioni.

Al centro della narrazione, oltre al dramma sempre attuale del conflitto armato, trovano spazio degli spunti riflessivi di indubbio spessore; la morte, l’impossibilità per l’uomo di condurre un’esistenza pacifica e in armonia con i suoi simili e la guerra, che adesso si mostra in tutta la sua insensatezza.