Ricorre oggi il decimo anniversario della scomparsa di Denise Pipitone; in questo giorno, carico di significati e dolore, la mamma, Piera Maggio, scrive una lettera alla sua bambina che oggi avrebbe ormai 14 anni. Purtroppo però questo non basta a scuotere le coscienze di chi tempo fa rapì la piccolina.
L’1 settembre del 2004 Denise, come sua abitudine, giocava davanti all’abitazione della nonna, a Mazara del Vallo. La donna teneva costantemente sotto controllo la piccolina, faceva in modo che parlasse e cantasse, così da non perdere mai il contatto con la nipote. Mamma Piera l’aveva lasciata con lei per frequentare un corso di informatica.
Ma è bastato che la nonna si distraesse un attimo perché qualcuno, evidentemente da tempo sulle tracce della bambina ed informato sulle abitudini della famiglia, portasse via con sé Denise. La piccola ha seguito docilmente il suo rapitore; nessuno ricorda urla o pianti, nessuno ha visto movimenti sospetti.
Piera Maggio, informata dell’accaduto, non si dà per vinta e organizza le ricerche della piccola Denise Pipitone, ancor prima che partano le indagini della polizia. Subito la donna addita tra le sospettate l’ex moglie del compagno e la sorellastra della bambina, Jessica.
Nonostante le accuse, le polemiche e i tanti tentativi di riabbracciare Denise, ad oggi nessuno sa se la bambina, ormai quattordicenne, sia ancora viva, così come ci auguriamo tutti, e dove potrebbe essere nascosta. Parecchie le ipotesi sulle sorti della piccolina, nessuna ad oggi più fondata di altre.
Piera, una madre courage, lotta ancora per riabbracciare la sua bambina e, a distanza di 10 anni dal rapimento di Denise Pipitone, invia alla ragazzina una lettera struggente in cui riporta alcuni dettagli della sua infanzia. Spera così che la ragazzina, leggendo per caso, possa riconoscersi e farsi viva.