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Il rientro dalle vacanze estive può rappresentare un evento traumatico per chi è costretto a passare bruscamente dal mare all’ufficio, dalla tintarella alle scartoffie; alcuni studi avvertono che tornare subito operativi e pimpanti sul posto di lavoro è possibile grazie alle piante. Non ci resta che verificare.
La sindrome del rientro, parecchio diffusa tra gli italiani, comporta un minor rendimento sul posto di lavoro o a scuola, stanchezza ed irascibilità, tristezza e a volte persino depressione. Per combattere gli strascichi negativi legati alle vacanze estive, basterebbe circondarsi di piante.
Gli studiosi delle prestigiose università di Cardiff (Inghilterra), Queensland (Australia) e Groningen (Olanda) concorderebbero nell’affermare che la presenza di piante in ufficio, o a scuola, agisce positivamente sulla psiche umana rendendo ciascuno di noi più allegro e produttivo.
Questi benefici deriverebbero a loro volta da altri incontestabili vantaggi legati alla presenza di piante sul luogo di lavoro. E’ facile capire che la qualità dell’aria sarebbe innegabilmente migliore, particolare che agisce positivamente sulla capacità di concentrazione e resa.
Lo studio si fonda su dati empirici e confronti statistici. Ovviamente il rientro dalle vacanze estive, piante a parte, potrà essere meno traumatico se si avrà l’accortezza di prendere determinate cautele. Innanzitutto è bene evitare di tornare a casa il giorno precedente alla ripresa delle attività.
Si consiglia invece di fissare tale evento per 2-3 giorni prima, in modo di dare al corpo e alla psiche il tempo di riabituarsi poco per volta. Il suggerimento è valido soprattutto se si devono smaltire gli effetti del jet -lag. Riprendete poi le attività, se possibile, con una certa gradualità.
