Riparte l’appuntamento dei saldi invernali, la stagione degli sconti comincia proprio oggi, si parte dalle regioni del Sud, nello specifico da Palermo, quindi in Sicilia e poi in Basilicata, ma nella maggior parte delle altre regioni bisognerà aspettare ancora un paio di giorni. In quasi tutte le regioni e nelle grandi città – da Milano a Roma, da Torino a Bologna, Firenze, Napoli e Bari – bisognerà aspettare fino a giovedì 5 gennaio, con eccezione del Molise e la provincia di Bolzano dove si partirà il 7. E a chiude il calendario sarà la Valle d’Aosta, il 10 gennaio. Sul successo o meno di quest’appuntamento ci sono diversi pareri e stime discordanti.
I saldi di quest’anno risultano depotenziati dato che per far fronte alla crisi economica molti commercianti hanno cominciato già prima di Natale ad effettuare sconti, promozioni e sottoscosto in quasi tutte le città d’Italia. Secondo il CODACONS quest’anno i saldi faranno registrare un calo record delle vendite attorno al 30% rispetto al 2011. “Solo il 40% delle famiglie potrà permettersi qualche acquisto, e la spesa procapite in regime di saldi si attesterà sui 110 euro”, spiega il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi. “Il calo delle vendite, in base ai primi risultati emersi da una nostra indagine – aggiunge – raggiungerà quota -30% rispetto ai precedenti saldi invernali”.
Di diverso avviso sono le stime dell’ufficio studi di Confcommercio che invece ha previsioni discrete sull’andamento della prossima tornata di saldi: “ogni famiglia spenderà in media 403 euro tra abbigliamento e accessori, per un valore complessivo di 6,1 miliardi di euro, pari al 18% del fatturato annuo del settore” (una stima che non si discosta livelli dell’anno scorso). La spesa media sarà dunque di 168 euro. L’altra associazione di categoria, la Confesercenti, si attende invece “una leggera flessione, coerentemente alla situazione economica dell’Italia”.
Un’altra novità prevista per quest’anno sarà che da domani negozi, bar e ristoranti di Roma non dovranno rispettare più alcun limite di orario di apertura e di chiusura.