Nel Tennessee (USA) gli pneumatici ormai inutilizzabili perché vecchi o danneggiati vengono coinvolti in un singolare processo di riciclo; attraverso varie operazioni industriali infatti diventano parte integrante delle comuni batterie al litio. Una soluzione sicuramente originale per smaltire i rifiuti speciali.
La scoperta di questa alternativa modalità di riciclo della gomma utilizzata per la produzione di pneumatici, si deve agli studiosi dell’Oak Ridge National Laboratory. Tale pratica potrebbe finalmente mettere d’accordo le esigenze dell’ambiente e quelle della produzione industriale.
Il processo per il riciclo degli pneumatici prevede che, dopo una fase di pretrattamento ed un processo atto a recuperare energia dalla materia organica eventualmente presente sui copertoni (pirolizzazione), si riesca a ricavare dalle gomme il cosiddetto nerofumo.
Questa sostanza servirà, grazie all’impiego di complesse procedure chimiche, a dar vita agli anodi delle batterie con tecnologia al litio. Il prodotto ricavato dalla lavorazione degli pneumatici potrebbe nel tempo sostituire la grafite, minerale naturale attualmente impiegato per la costruzione delle pile.
Ciò, ovviamente, comporterebbe un certo numero di benefici per l’ambiente; dal riciclo di sostanze dannose se smaltite normalmente alla riduzione degli spazi necessari per raccogliere i rifiuti. Parrebbe inoltre che le batterie ricavate dal riciclo degli pneumatici possano sviluppare maggiore energia rispetto alle altre.
Tutto ciò consentirebbe non soltanto di realizzare prodotti più performanti, ma anche sempre più duraturi. La scienza ha provato ancora una volta che le esigenze dell’ambiente e quelle delle industrie possono coesistere proficuamente; spetta ora a noi, esseri umani dotati di raziocinio, compiere le scelte giuste.