Crollano i rendimenti dei Bot a 6 mesi, Piazza Affari negativa

Ci hanno chiesto di stringere la cinghia, perché la manovra finanziaria potesse così risollevare le sorti del nostro paese, ma negli ultimi giorni sembra che tutti i nostri sforzi non stiano producendo i risultati sperati. Questa mattina, dopo un’apertura in rialzo, Piazza Affari gira in negativo, anche se lo fa in sintonia con le altre principali Borse europee ad eccezione di Londra. Dopo l’apertuta di Wall Street, che ha cominciato male, sono cadute a picco tutte le quotazioni delle principali piazze europee, per poi proseguire in territorio negativo per il resto della giornata. L’euro poi, ha accentuato le perdite rispetto al dollaro. In questo momento il Ftse Mib cede lo 0,69%, mentre Francoforte cede l’1,63% e Parigi lo 0,51%. Londra invece guadagna lo 0,22%.

Il governo dei banchieri non riesce a risollevare il sistema bancario che sembra fortemente compromesso da questa crisi, ed anche oggi quasi tutte le banche hanno il segno meno, con perdite superiori al 2% per Mediobanca, Banco Popolare e Pop Emilia. Unicredit perde lo 0,7%, mentre l’unica a restare positiva è Intesa Sanpaolo.

C’è stata invece una buona accoglienza all’asta sui Bot semestrali. Il Ministero del tesoro è riuscito ad assegnare tutti i nove miliardi di titoli di Stato registrando il netto ribasso del tasso di rendimento medio al 3,251% dal 6,504% di fine novembre. C’è stata una buona domanda, anche sulla scia dei precedenti rendimenti: il rapporto Bid-to-cover è infatti salito a 1,7 da 1,4 del collocamento di novembre. Il ministero dell’Economia ha anche assegnato Ctz a due anni per 1,733 mld e il rendimento è crollato al 4,853% dal 7,814% dell’asta precedente. Buone notizie per lo stato, un po’ meno per i risparmiatori.
Intanto quello che sembra diventato l’indice della crisi, lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti, è invece tornato a salire arrivando a sfondare quota 500 punti, fino a 511 punti. Il sereno sembra non voler tornare.