Pierluigi Bersani si schiera in difesa dell’articolo 18: «Toccare ora l’articolo 18 quando il problema è entrare nel mondo del lavoro, non uscirne è roba da matti» Queste le parole del segretario del Pd che aggiunge, il governo “lo capirà, lo dovrà capire, altrimenti…”.
Bersani, conversando con i giornalisti durante il brindisi per gli auguri di Natale con il gruppo parlamentare della Camera, non ha nascosto il suo disappunto per gli annunci fatti da esponenti del governo. Ora, la sua necessità è in primis quella di mettere d’accordo l’intero Pd poiché all’interno del partito continuano a girare voci a favore di un intervento sull’articolo 18. Tra queste, le parole di Pietro Ichino, che oggi ha ribadito: “non si tratta di togliere diritti a chi un lavoro già ce l’ha, ma di garantire a chi è fuori dal mercato del lavoro, da qui in avanti, un diritto del lavoro capace di coniugare la massima flessibilità per le aziende, con il massimo possibile di sicurezza economica e professionale”.
Sulla questione è intervenuto anche Sergio Chiamparino: “E’ ovvio che quando c’è un simbolo politico di mezzo è sempre difficile avviare una trattativa. A questo punto è meglio concordare di lasciare l’articolo 18 fuori dal tavolo e discutere degli altri provvedimenti su crescita e lavoro. Alla fine ci si renderà conto che l’articolo 18 è meno rilevante di quello che appare”. “Però il sindacato – prosegue – non può far finta di vedere chi è senza tutele. Dai lavoratori delle aziende sotto i 15 dipendenti, a chi perde il lavoro in età avanzata, ai precari”. Il pensiero del segretario democratico è in sintonia con quello dei sindacati.
Quest’ultimi, oggi sono tornati a farsi sentire attraverso il leader della Cisl Raffaele Bonanni:”Mi trovo a disagio con situazioni reimportate dal bipolarismo distruttivo – afferma – La Cisl vuole un patto sociale e un cambio di passo, in modo che le questioni, da lavoro a fisco, siano dentro un equilibrio che mandi avanti la società in modo condiviso”. “Questo credo sia il compito di un governo tecnico, diversamente ripiombiamo nel bipolarismo distruttivo. Noi della Cisl abbiamo visto con molto favore la discontinuità di un governo tecnico per finirla con le polemiche del bipolarismo distruttivo e convergere tutti su soluzioni anche rigorose, ma ben ponderate, condivise ed eque”.
Sul tema è intervenuto ovviamente anche il presidente del Senato, Renato Schifani, che ha espresso l’auspicio che sull’articolo 18 “si possa intervenire con un ddl organico, garantendo, naturalmente, un canale privilegiato ma senza ricorrere alla decretazione d’urgenza, proprio per evitare uno scontro sociale che non vuole il Parlamento, né certamente vuole il governo”.