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Le punture delle meduse possono compromettere la qualità delle nostre vacanze a mare e, in alcuni casi, nuocere alla salute; diventa allora necessario conoscere tutti i rimedi, naturali e non, da mettere in atto per evitare spiacevoli fastidi dovuti all’azione di questi organismi marini.
Le meduse sono sempre visibili; è chiaro che, qualora ce ne fosse qualcuna, è meglio non immergersi. Gli esemplari che pungono sono in genere dotati di lunghi tentacoli (anche 20 metri), per questo è bene considerare che l’animale, pure se lontano, potrebbe comunque raggiungerci.
Soprattutto in vacanza all’estero bisogna ricordarsi che determinate meduse possono uccidere. Alcune specie infatti causano shock anafilattici (gonfiore, difficoltà a respirare, iperidrosi, pallore, incapacità di orientarsi, ecc.); in quel caso è necessario portare subito il malcapitato in ospedale.
Particolare attenzione va riservata ai bagnanti cardiopatici; per loro le punture di meduse possono rivelarsi fatali. Nei nostri mari quanto detto sopra avviene con una certa rarità. Per gli esemplari i cui effetti dannosi sulla nostra salute sono meno gravi, esistono vari rimedi atti a contrastarne i fastidi.
Con molta calma, onde evitare che le meduse percepiscano il movimento come un’aggressione, bisogna uscire dal mare respirando lentamente. Appena sulla spiaggia è fondamentale lavare la ferita con acqua salata. In nessun caso dopo una puntura bisogna restare immersi in mare.
Ciò faciliterebbe infatti l’insorgenza di shock anafilattici. Dopo una puntura di medusa è necessario non grattarsi e non applicare i cosiddetti rimedi della nonna; urina, ammoniaca, pietre calde, acqua bollente, non servono a niente se non a peggiorare la situazione.
Meglio applicare un impacco astringente al cloruro di alluminio ed evitare del tutto l’esposizione al sole della parte colpita. In ultimo, prima di partire per il mare, è sempre bene procurarsi una crema anti meduse. Fate attenzione quindi ed evitate rischi inutili per la salute.
