La lotta contro i terroristi islamici resta uno dei principali obiettivi della politica militare degli USA; lo conferma Barack Obama autorizzando i raid aerei sull’Iraq. Il Presidente degli Stati Uniti sostiene la necessità di intervenire in maniera decisa per salvare il paese da possibili minacce.
L’11 settembre ha segnato profondamente i ricordi e la psiche degli Americani. Forse anche per questo, Obama si rifiuta di mandare sul suolo iracheno il suo esercito, ma autorizza soltanto le missioni aeree. I militari USA, oltre a sbaragliare le forze terroristiche, dovranno anche aiutare i civili.
Ancora tramite raid aerei, l’esercito invierà alla popolazione aiuti alimentari, medicinali e beni di prima necessità. Qualora si rendesse necessario poi, almeno così promette Obama, verranno sferrati anche degli attacchi mirati aventi come unico obiettivo le sedi del terrorismo islamico.
L’operazione militare si rende necessaria per sbaragliare definitivamente alcune grosse cellule terroristiche che tanto gli USA quanto l’Occidente in genere, avvertono come pericolose. Secondo alcune fonti, i raid aerei annunciati poche ore fa da Barack Obama, sarebbero già iniziati.
Proprio alle azioni belliche annunciate da Obama sarebbero infatti imputabili la distruzione di alcune sedi dell’ISIS. La notizia ha subito fatto il giro del web, ma, giunta al Pentagono, è stata poi smentita. Come al solito non sempre i civili ed i comuni cittadini godono di un’informazione totale e sicura.
Ovviamente, le alte cariche irachene affermano con forza il contrario. L’ONU non ha tardato ad esprimere la sua solidarietà al governo iracheno, sostenendo la necessità di liberare il paese dal giogo dei terroristi. Le Nazioni Unite quindi sembrano avallare la politica bellica di Barack Obama.