Un paziente sospetto, forse affetto da ebola, sarebbe stato ricoverato in un ospedale pubblico di New York; gli ultimi aggiornamenti in proposito rassicurano la popolazione affermando che, nonostante siano in corso le analisi necessarie, il malato parrebbe aver contratto un’altra malattia.
L’ebola, come già a suo tempo l’aviaria, la SARS, sta creando paura e confusione nel mondo. Un uomo, allarmato dalla sua febbre alta e persistente e da continui disturbi a carico delle funzioni digestive, si è presentato alle porte del Mount Sinai Hospital chiedendo il ricovero.
Il paziente sarebbe convinto di aver contratto l’ebola che, in effetti, si manifesta inizialmente con i sintomi appena descritti. L’uomo è stato ricoverato seguendo specifici protocolli anti contagio. Sono poi state prese misure cautelative nei confronti delle persone con cui è stato in contatto.
I medici del Mount Sinai Hospital non escludono che il paziente possa aver contratto l’ebola, ma sostengono che la probabilità che tali sospetti si traducano in certezza è davvero molto bassa. Intanto però si è scoperto che nei giorni passati 6 persone sono state sottoposte a test specifici.
Si temeva infatti che qualcuno di loro avesse incubato il virus dell’ebola e potesse diffonderlo negli USA. I test sono risultati tutti negativi. In attesa del riscontro sulle analisi del paziente ricoverato lo scorso lunedì si può quindi affermare che la malattia non è ancora uscita dai confini africani.
Intanto l’ebola continua a mietere vittime nelle zone più povere dell’Africa Occidentale. Il bilancio sale a circa 887 morti in pochi giorni. Le banche sono già pronte a stanziare 200 milioni di dollari per porre rimedio alla situazione. Si vocifera che sia già stato sintetizzato un farmaco contro il virus.