Le farfalle di mare, note anche come lumache di mare, rischiano l’estinzione a causa della progressiva acidificazione degli oceani; la loro scomparsa potrebbe mettere in pericolo l’intero ecosistema oceanico. Gli addetti ai lavori avvertono che è il caso di intervenire con la massima sollecitudine.
L’innalzamento dei livelli di acido carbonico nelle acque degli oceani prende il nome di acidificazione. Il processo, ovviamente tutt’altro che naturale, danneggia gli ecosistemi e mette in pericolo alcune specie alla base della catena alimentare, per esempio le farfalle di mare.
Uno degli effetti derivanti dall’acidificazione è lo scioglimento dei gusci delle lumache di mare. Ciò significa che le capacità di sopravvivenza, mobilità e riproduzione della specie sono sempre più compromesse. Il passo successivo, purtroppo, potrebbe essere l’estinzione.
Gli scienziati avevano già previsto che prima o poi il fenomeno dell’acidificazione degli oceani avrebbe potuto intaccare la sopravvivenza di alcuni esemplari, come ad esempio le farfalle di mare, ma avevano ipotizzato che il problema si sarebbe verificato in un prossimo futuro.
A quanto pare è qualcosa di molto attuale a cui, avvertono ancora gli scienziati, bisogna porre subito rimedio. L’eventuale estinzione delle lumache di mare potrebbe determinare un massiccio calo demografico di tutti quegli animali che se ne nutrono.
A farne le spese sarebbero soprattutto i salmoni e le aringhe, ma anche altri pesci di cui siamo soliti nutrirci. Il danno, oltre che ecologico e ambientale, potrebbe quindi diventare anche economico e sociale. Il fenomeno è dovuto all’uso di combustibili fossili e alle emissioni di carbonio.