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Si dice che le arti siano tutte sorelle, ecco perché il cinema cerca di far nascere nuovamente la passione per la lirica diffondendo nelle sale la Carmen di Bizet; l’opera verrà proiettata a partire dal 5 agosto 2014. Si pensa che l’accoglienza del pubblico possa essere più che favorevole.
Fino a non molto tempo fa, frequentare il teatro era un segno di distinzione, un’abitudine che denotava l’appartenenza a ceti medio – alti della società. Ciò valeva soprattutto nel caso in cui si seguisse l’opera lirica. Poco importa che si trattasse della Carmen di Bizet o dell’Aida di Verdi.
Andare al teatro significava anche debuttare in società, conoscere l’opera avere degli argomenti di dibattito nei salotti letterari o alle riunioni tra gente di mondo. La nostra società è cambiata. Ci si conosce via internet ed i salotti letterari sono una bislacca invenzione dei secoli andati.
Ecco perché l’opera lirica è sempre meno nota tra le nuove generazioni, ed ecco perché arie suggestive e trame poetiche di indiscusso valore stanno via via scivolando nell’oblio. Il teatro del resto ha da tempo, almeno nella cultura popolare, lasciato il posto al cinema.
Proprio il cinema tenterà di risollevare le sorti dell’opera lirica. La Grande Stagione Estate 2014 propone la proiezione cinematografica della Carmen di Bizet. L’iniziativa rientra nel progetto “Opere di Microcinema“, un piano per diffondere e valorizzare il repertorio dell’opera lirica mondiale.
La Carmen che verrà proiettata nelle sale cinematografiche a partire dal prossimo 5 agosto, sarà quella che nel 2009 mandò in visibilio il teatro Scala di Milano grazie all’ottima regia di Emma Dante e ad un cast di indiscusso valore. Dirigeva all’epoca il maestro Daniel Baremboin.
